Quante volte ci siamo sentiti ripetere questa frase con tono ironico, serio, arrabbiato, preoccupato, tenero o educato. Cosa vuoi che io faccia per te? Lo dice Gesù a Bartimeo, che sta accompagnando in questa terza settimana la nostra vita in oratorio. Apparentemente una domanda così scontata, chi chiederebbe mai ad un cieco cosa vorrebbe che gli venisse fatto? È evidente che la risposta potrebbe essere solo una: “restituiscimi la vista”. Eppure Gesù non smette mai di chiedere, di fare quelle domande che a noi sembrano così scontate, di non dare per scontato la nostra risposta. Con questo stesso spirito stiamo vivendo un oratorio estivo particolare, sicuramente originale, che ci ha insegnato un po’ come Gesù a non dare per scontato, a fare anche quelle domande la cui risposta a volte sembra più che evidente, ad aspettarci qualcosa di imprevedibile, di incredibile, a volte di apparentemente impossibile. Guardo costantemente con meraviglia e un po’ di incredulità quello che INSIEME siamo riusciti a fare, che non era pensabile fino a qualche mese fa, che è stato, è e sarà più grande di quello che ci aspettavamo, che non era sicuro, ma era sicuramente necessario. Osservo con gratitudine immensa tutti quei volontari, uomini, donne, giovani e meno giovani, che hanno chiesto con timidezza, entusiasmo, a volte preoccupazione, sicuramente coraggio, “cosa vuoi che io faccia per te?” e che si sono sentiti rispondere, con gli stessi occhi increduli di Bartimeo, che senza di loro non ce l’avremmo mai fatta. Mi brillano gli occhi davanti a quei 100 adolescenti, che forse diamo sempre un po’ per scontati, che ogni giorno da tre settimane stanno scegliendo l’oratorio. Tutte le mattine. Magari stanchi, a volte svogliati, ma sicuramente presenti. Certamente non scontati. Mi commuovono i sorrisi dei bambini, dei genitori, delle famiglie, la gioia negli occhi di chi forse, dopo un lungo periodo “senza vedere”, ha riacquistato la vista ed è tornato a guardare il mondo con occhi nuovi come Bartimeo, perché il buio non può durare per sempre, perché come dice un piccolo grande uomo che porto nel cuore, Ernesto Olivero, “la luce annulla il buio”. |
Cosa vuoi che io faccia per te?
